In possesso di tutti i requisiti previsti dal Codice dei Beni Culturali, l’attività di restauro su Organi a canne sottoposti a tutela, viene condotta con criteri universalmente riconosciuti, secondo il decalogo normativo emanato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali ed in stretta collaborazione con le Soprintendenze competenti.
Il restauro è attività ad alta specializzazione, che richiede abilità e conoscenze specifiche. Le parti antiche, non importa quanto danneggiate dai tarli, dall’usura, corrosione o vandalismo, devono essere perfettamente restaurate e rese funzionanti, conservandone al massimo l’originalità.
Ogni restauro è soggetto a studi preliminari al fine di raccogliere quante più possibili informazioni organologiche prima dello smontaggio, sia attraverso l’esame diretto dello strumento da effettuarsi sul luogo, accompagnato da rilievi fotografici e da misurazioni relative alla posizione degli elementi strutturali, sia attraverso ove possibile, da una ricerca archivistica preliminare, spesso chiarificatrice e fonte di preziosissime informazioni.
1 – ATTENZIONE
La prima regola in ogni attività di restauro, è quella di intervenire il meno possibile. Lo scopo non è quello di ottenere uno strumento avente l’aspetto di uno nuovo, ma piuttosto di mantenere tracce d’uso purché ciò non pregiudichi il funzionamento o la sua musicalità. In caso di smontaggio, ogni precauzione deve essere presa per limitare le conseguenze di variazioni di umidità . Le sostituzioni non saranno mai sistematiche o “precauzionali ” .
2 – REVERSIBILITA ‘
Ogni operazione deve essere condotta con criteri non invasivi e di assoluta reversibilità.
L’obbiettivo primario è sempre di conservare il manufatto al più alto stato di integrità possibile, ma dove si rendesse necessario sostituire qualche elemento per effettiva impossibilità di garantirne un perfetto e duraturo utilizzo nel tempo, questo verrà ricostruito in copia utilizzando materiali e tecniche costruttive il più possibile identiche a quelle dell’Autore.
3 – DOCUMENTAZIONE
Il percorso del restauro viene totalmente documentato dall’inizio dei lavori fino alla consegna; più in particolare evidenziamo che tutti i dati del restauro sono raccolti su schede compilate e predisposte per ciascuna singola parte, dai somieri alle parti trasmissive alle parti foniche. Essa include l’analisi delle leghe metalliche utilizzate per le canne, un inventario completo delle canne con descrizione e rilievo di misure e, in alcuni casi, l’analisi computerizzata dei suoni prodotti. La ricerca è condotta con le tecnologie e le attrezzature più avanzate.